Gli incidenti stradali rappresentano un grave problema di Sanità Pubblica. Il DPCM 12 gennaio 2017 definisce la promozione della sicurezza stradale un Livello Essenziale di Assistenza (LEA) e conseguentemente gli interventi finalizzati alla promozione della salute in questo ambito costituiscono prestazioni sanitarie che devono essere garantite alla popolazione.
I dati disponibili confermano la gravità del fenomeno; considerando specificatamente la realtà lavorativa emerge la rilevanza dell’incidentalità stradale, sia in termini di infortuni, sia in termini di eventi mortali: i dati INAIL attestano che nel 2019 la circolazione stradale ha causato circa il 14% di tutti gli infortuni sul lavoro. I numeri diventano ancor più drammatici se si analizzano gli eventi con esito mortale: gli incidenti stradali in Italia nel 2019 rappresentano oltre il 40% del totale dei morti sul lavoro; come efficacemente illustrato nel report INAIL “un decesso su due ormai avviene fuori dall’azienda, su strada”. Anche nel 2020, anno in cui la circolazione stradale per motivo di lavoro è stata ridotta per circa 3 mesi causa pandemia da Sars-CoV-2, si sono verificati 1.586 infortuni in occasione di lavoro con mezzo di trasporto, indicando un rischio del tutto analogo a quello degli anni precedenti.
Il piano mirato attivato vuole contribuire a garantire maggiore sicurezza agli utenti/lavoratori operanti su strada, attraverso l’incremento della percezione del rischio da incidentalità stradale sia nelle aziende professionali del trasporto, sia in quelle che operano su altri settori ma che hanno operatori che, per lavoro, necessitano di trasferimenti su strada.
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Responsabile scientifico: Dott. Luca Scarpellini – AUSL della Romagna (luca.scarpellini@auslromagna.it); Segreteria organizzativa: D.ssa Stefania Gambetti – Azienda USL di Bologna (st.gambetti@ausl.bologna.it)
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22/11/2022
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16:30 - 18:00
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Posti rimanenti: 50/50
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